Rimedi - Comune di Blufi

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SPIEGAZIONE DI ALCUNI RIMEDI

Fumulizzu: serviva a lenire la tosse e come espettoranti. Si faceva bruciare dello zucchero sulla brace, si soffocava il fumo prodotto con panni di lana o grandi falde di cotone idrofilo che venivano posti sul petto e sul dorso dell'ammalato.

Picata: si otteneva schiacciando diversi tipi di erba (ortica, cardella, foglie di cavolo ecc.), a seconda della malattia, mischiata a sale ed olio e applicata sulla parte dolorante.

Pani cuottu: era ottenuto facendo bollire, fino ad ottenere una poltiglia, del pane raffermo che veniva poi introdotto in un sacchetto di stoffa o tra panni e posto sull'ombelico dei piccoli affetti da vermi intestinali.

Cannilicchia: si imbevevano di cera delle strisce di cotone attorcigliate in un bastoncino e si lasciavano asciugare, si introducevano nell'orecchio e si bruciava l'estremità, quando la striscia si era consumata si estraeva dall'orecchio. Questo rimedio curava otiti e mal d'orecchio.

Vinu stutatu: si usava far bere, contro forti emozioni, un bicchiere di vino, ne quale era stato introdotto un pezzo di carbone ardente.

Sanguetti: sanguisughe che venivano poste sul corpo dell'ammalato di ipertensione per fare salassi.

Bicchierati: si prendeva una striscia di tela unta di olio, nel cui centro veniva posta una moneta. Si legava e si poneva sulla schiena del paziente. Si bruciava la pezzuola e veniva subito coperta da un bicchiere capovolto pressato sulla carne, che iniziava a sollevarsi. Dopo un po', con delicatezza si toglieva il bicchiere. Questo medicamento era usato per lenire i dolori reumatici.